27 al 30 giugno 2019

INCONTRO SINTI E ROM A BELGRADO

Open Society Foundations
Ufficio Iniziative di Rom e Sinti – Riflessione e apprendimento dalle campagne
Belgrado.

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hbPROGRAMMA BELGRADO (1)

DOCUMENTO BELGRADO KETANE VERSIONE ITALIANA

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5/6 giungo 2019 – Incontro con la Delegazione della Commissione Europea (DG Justice) è con la piattaforma RSC Unar 

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Il mio discorso per la delegazione della Commissione Europea (DG Justice) presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Roma.

Come sappiamo ed è grazie anche agli storici che hanno pubblicato libri, tesi ecc. che siamo tutti ha conoscenza della persecuzione, discriminazione ecc. che dura ormai da circa mille anni.

Per contrastare questo, Sono anni che l’Unione Europa stanzia milioni di euro proprio per contrastare la persecuzione, discriminazione e cercare di migliorare l’esistenza dei sinti e rom in Europa, ma oggi i sinti e i rom hanno bisogno urgentemente, non solo di istruzione ecc. ma soprattutto di un abitazione decente, “da sottolineare un abitazione a propria scelta senza essere obbligati ad accettare perché sottomessi da persone come già successo nella storia” MA non come l’idea di un immenso Campo Nomadi sinonimo di degrado e molto altro, ma bensì come una microarea famigliare, composta solo da una famiglia allargata, e di appartamenti per chi ne fa richiesta, è soprattutto, per uscire completamente da una vita disagiata, di un lavoro indeterminato, anche magari con un aiuto economico tramite dei microcrediti direttamente stanziati ai sinti e rom che ne fanno richiesta per comprarsi/ affittarsi un habitat, ( microarea o appartamento) e aprirsi un lavoro proprio dove poter mantenere la propria famiglia e provvedere alle proprie utenze.

Tutto questo manca, abbiamo visto che i fondi stanziati per l’istruzione ecc. non hanno realizzato nessun cambiamento positivo per i sinti e i rom, che tutti i fondi che sono stati stanziati sono stati dati ad enti persone che ancora oggi non hanno dato dei risultati positivi e definitivi, è oggi che siamo arrivati alle porte dell’anno 2020, nulla è cambiato, siamo ancora perseguitati e discriminati come secoli fa.

Oggi abbiamo visto che le strategie esistenti non hanno dato risultati è frutti sperati ed aspettati, abbiamo visto che tutti i fondi per l’istruzione ecc. non sono serviti a migliorare la vita abitativa e lavorativa dei sinti e rom, per questo oggi vi chiediamo:

  1. Dopo tutti questi secoli di persecuzione, quando pensate che ci sarà un fine definitivo?
  2. Visto i scarsi risultati delle attuali strategie, che tipo di strategie pensate di intraprendere per dare veramente un fine alla persecuzione, discriminazione che ormai il nostro popolo supporta da secoli?
  3. Quali strategie intraprenderete per far sì che i sinti e i rom vengono, siano integrati in mezzo a voi senza essere discriminati e scacciati?
  4. Che tipo di strategia intraprenderete per far sì che oggi i sinti e i rom abbiano urgentemente, non solo l’istruzione ecc. che è molto importante e utile, ma soprattutto un habitat e un lavoro indeterminato, ho di un aiuto economico anche tramite dei microcrediti direttamente da stanziati ai sinti e rom, che ne fanno richiesta per comprarsi/affittarsi un habitat e aprirsi un lavoro proprio, dove poter mantenere la propria famiglia e provvedere alle proprie utenze, così che possa uscire definitivamente dagli enormi campi nomadi sinonimi di campi di concentramenti e dalla povertà e miseria che ne portano?.

Noi speriamo, confidiamo in nuove strategie che possono veramente aiutare al cambiamento positivo dei sinti e rom e non solo per dare soldi e lavoro ad enti e persone che si arricchiscono sopra le nostre teste.

Prima si era parlato che avete visitato vari campi, per farvi un idea giusta, avete visitato anche le microaree e i terreni privati acquistati da sinti e rom ?
Se questo non vi è stato possibile, Noi vi invitiamo in Alto Adige per illustrarvi la differenza tra campi nomadi e microaree abitative famigliari.

Noi siamo pronti a lavorare insieme a chi vuole veramente definire il problema dell’habitat e lavoro per noi sinti e rom.

Confidiamo di avere delle risposte non solo orale ma anche scritte e protocollate.

Grazie. Gabrielli Radames.

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26 maggio 2019 – Elezioni Europee.

I Sinti pronti per recarsi alle urne per votare.

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16 maggio 2019 – Rom e Sinti per l’Europa

https://www.kethane.it/?fbclid=IwAR2yaXt0G8W7-vJzi39eGESjOdSVVPPrb5UQXIExRpawwVOy2HVzcqpXnzY

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10 maggio 2019 – Biennale di Venezia

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Gabrielli Radames presidente associazione Nevo Drom, grazie al Monimento Kethane, ha partecipato al FUTUROMA: l’arte contemporanea romanì alla 58esima Biennale di Venezia.

La 58esima Biennale d’Arte di Venezia 2019 ospiterà un evento collaterale dedicato alla cultura romanì. Si tratta del progetto FUTUROMA, basato “su aspetti dell’Afroturismo per esplorare il ruolo dell’arte contemporanea rom nel definire, riflettere e influenzare la cultura rom”. Ne sarà curatore Daniel Baker, inglese del 1961, affermato artista, curatore e teoretico dell’estetica romanì. Baker “ha conseguito un dottorato di ricerca sul tema dell’estetica romanì al Royal College of Art di Londra. È stato consigliere nelle due precedenti presenze rom alla 52. e 54. Biennale d’Arte di Venezia intitolate Paradiso Perduto (Paradise Lost) e Chiamate il Testimone (Call the witness)”.

L’iniziativa è stata assunta dall’ Istituto Europeo per le Arti e la Cultura Rom (ERIAC) – primo istituto europeo di cultura rom -, organizzazione fondata nel 2017 a Berlino dal Consiglio d’Europa, dall’ Open Society Foundations e da Alliance for European Roma Institute for Arts and Culture. L’ERIAC ha l’obiettivo di combattere i pregiudizi verso la popolazione rom attraverso l’arte, la cultura, la storia, i media e di diffondere e valorizzare il contributo rom alla cultura europea.

In particolare, come si legge in una nota dell’agenzia giornalista AG Cult, l’Istituto “mira ad un’inclusione duratura dei rom alla Biennale di Venezia, cercando di garantire uno spazio a lungo termine a una Mostra Rom. Non appartenendo a uno Stato Nazione, la Mostra si propone come ‘evento collaterale’ e non come padiglione nazionale. Questa Mostra, quindi, inizia con molte sfide: un’esposizione permanente potrebbe divenire il luogo da cui sviluppare progetti innovativi oltre che un lavoro interdisciplinare sperimentale nel campo dell’arte e della cultura rom. Nel contesto della Biennale di Venezia, una mostra romanì ha il potenziale per essere riconosciuta come spazio di intuizione, nuove idee, discorsi e tendenze dell’arte contemporanea europea”.

Per quanto riguarda la direzione artistica della presenza romanì alla Biennale, “nei mesi scorsi l’Istituto aveva lanciato una call per scegliere un curatore che proponesse un evento collaterale alla 58esima Biennale d’Arte di Venezia (11 maggio-24 novembre 2019). Una giuria internazionale, composta da illustri accademici ed esperti d’arte (Ethel BrooksTony GatlifMiguel Ángel Vargas e la direzione dell’ERIAC)” ha selezionato il vincitore, dandone comunicazione nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta a Venezia lo scorso 30 ottobre presso la sede italiana del Consiglio d’Europa.

L’evento ha visto la partecipazione della direttrice dell’Ufficio di Venezia del Consiglio d’Europa Luisella Pavan-Woolfe, della direttrice esecutiva di ERIAC Tímea Junghaus, della presidente dell’Alliance per ERIAC Dijana Pavlovic, dell’artista rom Santino Spinelli, l del curatore e critico d’arte Giorgio Grasso e di rappresentanti dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale italiano.

Non resta che attendere FUTUROMA, nella consapevolezza che il Bando dell’ERIAC ha cercato un progetto ambizioso di “un curatore coraggioso e visionario con una proposta che parla profondamente, sensatamente e autenticamente dall’interno della soggettività rom. Il progetto proposto deve avere la capacità di utilizzare il potere trasformativo dell’arte per avere un impatto sulla vita dei rom e sinti”.

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8 aprile 2019 – Giornata Mondiale dei Sinti e Rom

Invito                                                                 

L’associazione Nevo Drom con il Movimento Kethane, per festeggiare la Giornata Mondiale dei Rom e Sinti 2019, ha organizzato al Ca Da Bezzi, un evento socio culturale con la partecipazione del trio Acrobatico SLAM CIRCUS e il gruppo musicale U SINTO, la partecipazione del pubblico era molto notevole.

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21/22 marzo 2019 Respect&Plurality; Giornata Mondiale Contro il Razzismo.

l’Associazione Nevo Drom, la Fondazione Alexander Langer, l’Associazione Impronta di Donna, la Biblioteca Culture del Mondo, l’Associazione Nevo Drom Tn, l’Associazione Culturale Teatro Pratiko, Forum Prevenzione. 

Ripresentano la terza edizione dell’evento Resepct&Plurality per l’anno 2019, per, non solo per ripresentare gli obbiettivi precedenti che rendono più visibile le discriminazioni e le manifestazioni di razzismo nei confronti di un individuo o un gruppo di individui per la loro diversità Etnica e nazionalità, ma anche e sopratutto per discutere e trovare delle soluzioni, a riguardo il razzismo che si sta evolvendo ogni anno sempre di più, verso gli emigrati, i sinti, i profughi, i rom ecc, specialmente da quando è in carica il nuovo governo.

Locandina R&P (1)   Flyer in DEU

Sala Rappresentanza del Comune di Bolzano 

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Piazza Walther

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31/01/ – 06/02/ Treno della Memoria – Auschwitz

Partecipazione di sei ragazzi/e sinti al Treno delle Memoria, partenza il 31 Gennaio, ritorno 6 febbraio 2019, per sapere, capire e condividere l’esperienza a tutti.

Oggi si parte per Auschwitz – Birkenau per sapere, vedere e capire cose l’orrore supremo, il progetto Treno della memoria e un bellissimo progetto/percorso che fa sapere veramente la vera, cruda e atroce verità, e oggi, come già nei due precedenti anni, partiranno con voi, anche un piccolo gruppo di ragazzi Sinti italiani, che sono qui presenti e seduti vicino a voi, prima di questi tre anni, nessun sinto ha mai partecipato al Trento della memoria e per quest’opportunità ringraziamo le persone che l’hanno reso possibile, soprattutto perché ancora oggi, anno 2019, la discriminazione razziale verso noi Sinti e Rom sembra che non abbia mai fine, ma io sono convinto, e lo credo fermamente, che voi giovani un giorno potrete portare veramente un fine alla discriminazione razziale verso altre persone solo perché d’etnie diverse.
Ma oggi non sono qui per parlarvi di questo, ma in poche righe dei Sinti e Rom che sono stati deportati e sterminati ad Auschwitz – Birkenau.
Come credo voi sappiate, ad Auschwitz-Birkenau esiste una memoria e una storia che è stata silenziosa per molto tempo e che ha bisogno di essere narrata è valorizzata rispetto a quanto può insegnare nel presente.
Nel 43 a Birkenau fu creato il settore dello Zigeunerlager, (campo per Zingari) e furono internate 23 mila persone d’etnia Sinta e Rom, al suo interno resta una colonna di quello che fu il laboratorio di Josef Mengele, dove si entrava come “categoria zingara”, è una categoria purtroppo ancora attiva e che produce tanto dolore e tanti pregiudizi in tutta l’Europa.
Il 16 maggio del 44 arriva l’ordine segreto, nome in codice “nacht und nebel” (notte e nebbia), di eliminare i detenuti appartenenti alle popolazioni Zingare, ma la sorpresa era enorme, non si aspettava di trovarsi di fronte il folto gruppo che, armato di bastoni e pietre, li ha fatti retrocedere, alla fine della rivolta, che duro circa tre mesi, varie famiglie utili come mano d’opera schiava, furono spostati in altri lager.
Ma il 2 agosto 1944, pochi mesi prima della chiusura del tristemente noto campo di concentramento, la vendetta nazista è atroce, in una sola notte riusciranno ha uccidere tutti i Sinti e Rom rimanenti nel campo, circa 3.000 persone, famiglie composte di uomini, donne, anziani e bambini anche molto piccoli, tutti furono uccisi nelle camere a gas e inghiottiti nei forni crematori in una sola notte e la loro cenere sparpagliata in tutta l’area di Auschwitz-Birkenau dalle ciminiere dei forni.
In pratica dei circa 23.000 Sinti e Rom che furono inviati ad Auschwitz-Birkenau, ne uscirono vivi solo il circa un 4.000, gli altri, circa un 19.000 rimassero per sempre nel campo di Auschwitz-Birkenau.
Oggi questa storia la conosciamo grazie a testimoni, come: Piero Terracina, ebreo italiano prigioniero a Birkenau nel settore a fianco di quello riservato a Sinti e Rom, il prigioniero politico Polacco, Tadeus Joakimoski, i Sinti Hugo Hollenreiner e Otto Rosenberg che fortunosamente sono scampati alla liquidazione del 2 agosto 44.
Tadeus era colui che annotava sul libro mastro del campo dei Sinti e Rom di Birkenau le entrate, era di fronte a lui che i prigionieri rom e sinti diventavano numeri di matricola, perdendo la propria identità
personale. Tadeus capì che era in progetto la liquidazione totale del settore dei Sinti e Rom di Birkenau, allora qualche giorno prima, prese i libri mastro del campo che aveva compilato e li sotterrò in un secchio di latta, alla fine della guerra Tadeus è sopravvissuto, ed ha riportato alla luce quei nomi e cognomi, altrimenti non sarebbe stato possibile recuperare l’identità di 23 mila persone scomparse ad Auschwitz-Birkenau solo perché considerati una razza inferiore, Sinti e Rom.
Solo dopo 57 anni, il 2 agosto del 2001, data anniversario della liquidazione dello Zigeunerlager di Birkenau del 2 agosto del 1944, e stata inaugurata l’esposizione al Blocco 13, lo sterminio nazional socialista dei sinti e dei rom, Curata dal Dokumentations und Cultur zentrum Deutscher Sinti und Roma di Heidelberg, in collaborazione con il museo di Auschwitz – Birkenau.
Per tutto questo, arrivati ad Auschwitz-Birkenau, v’invito ha chiedere ai vostri capi gruppi, di informarvi e di accompagnarvi sia ad Auschwitz nel Blocco 13 per vedere con i vostri occhi le date, nomi e foto dei deporti sinti e rom, è di accompagnarvi al campo Zigeunerlager ha Birkenau, così che possiate farvi un idea concreta di tutto quello che è successo in quell’epoca anche alle popolazioni Sinte e Rom, per poi trasmetterlo al mondo intero cosi che non succeda mai più un orrore inumano come e successo ad Auschwitz – Birkenau.
Per finire, voglio leggervi una testimonianza del sopravvissuto ad Auschwitz, il signor Piero Terracina che è uno dei pochi testimoni diretti, della liquidazione totale del campo di Birkenau riservato ai Sinti e Rom, che avvenuta la notte del 2 agosto del 1944.
«Con i rom e i sinti eravamo separati solo dal filo spinato. C’erano tante famiglie e bambini, di cui molti nati lì. Certo soffrivano anche loro, ma mi sembrava gente felice. Sono sicuro che pensavano che un giorno quei cancelli si sarebbero riaperti e che avrebbero ripreso i loro carri per ritornare liberi.
Ma quella notte sentii all’improvviso l’arrivo e le urla delle SS e l’abbaiare dei loro cani. I rom e i sinti avevano capito che si prepara qualcosa di terribile. Sentii una confusione tremenda: Il pianto dei bambini svegliati in piena notte, la gente che si perdeva ed i parenti che si cercavano chiamandosi a gran voce. Poi all’improvviso silenzio.
La mattina dopo, appena sveglio alle 4 e mezza, il mio primo pensiero fu quello di andare a vedere dall’altra parte del filo spinato…Non c’era più nessuno. Solo qualche porta che sbatteva, ( perché a Birkenau c’era sempre tanto vento.) C’era un silenzio innaturale, paragonato ai rumori ed ai suoni dei giorni precedenti, (perché i rom e i sinti avevano conservato i loro strumenti e facevano musica che noi dall’altra parte del filo spinato sentivamo) Quel silenzio era una cosa terribile che non si può mai dimenticare.
Ci bastò dare un’occhiata alle ciminiere dei forni crematori, (che andavano al massimo della potenza,) per capire che tutti i prigionieri Sinti e Rom dello Zigeunerlager furono mandati a morire.
Dobbiamo ricordare questa giornata, 2 agosto 1944».
Grazie alle autorità presenti, grazie a tutti voi, buon viaggio.

Radames Gabrielli

27 Gennaio 2019 – Giorno della memoria

Deposizione della corona alla targa commemorativa in memoria dei sinti, al muro ex lager di Bolzano, con un breve intervento sui deportati sinti.