Dall’archivio Nevo Drom, articolo pubblicato il 9 febbraio 2007

Cosa puoi dire…quando prendi il giornale e davanti ai tuoi occhi vedi scritte delle parole, immaginabili, parole scomparse con la fine della guerra e dell’olocausto.

Oggi siamo nell’anno 2007.  Anno di pari opportunità. Il 27 gennaio 2007. “Giornata della memoria”. Per ricordarci di tutte le atrocità, subite dalla discriminazione e dall’odio razziale verso le diverse etnie e per tutti i caduti nella prima e seconda guerra mondiale. 

Si sentono queste parole da persone altolocate come il presidente dell’Ipes, Pürgstaller, in risposta all’assessore Gnecchi . Leggendo le sue dichiarazioni nella Cronaca di Bolzano dell’Alto Adige il 31 gennaio 2007 , ci si fa un’idea. 

“La tendenza e quella di concentrare tutti i nomadi in un unico edificio, perché in questo modo sono più facili da controllare.”.

Esperimenti già fatti dall’Olanda nel 1918, crearono campi nomadi solamente per discriminazione e per tenerli sotto controllo ecc, ( lo fece anche Hitler ) perciò Pùrgstaller cosa vorrebbe dire…o fare con queste parole.

E’ vero che molti sinti preferiscono le microaree, ma tanti altri vogliono vivere in appartamento. Sarebbe giusto dare la possibilità di scelta. 

Poi il giorno dopo sempre sulla cronaca di Bolzano “ l’Alto Adige” del 1 febbraio 2007 l’assessore all’edilizia agevolata, il signor Cigolla dice ( una tra le altre ! ) “Nomadi” convivenza impossibile” definendoci addirittura dei diavoli e che chi abita vicino ai nomadi lo sanno! 

Ma noi abbiamo fatto una ricerca e abbiamo trovato delle risposte contrarie a quelle definite da Cigolla con dichiarazioni scritte e firmate dai vicini di casa dei sinti.