Ricominciamo da qui!
Il Senatore Francesco Palermo si è dimostrato ancora una volta persona attenta e sensibile per le questioni che riguardano Sinti e Rom.
Siamo convinti che gli stereotopi e i meccanismi di costruzione del razzismo si annidino in mille piccole situazioni, dalle conversazioni informali alle situazioni più ufficiali.
In questo caso il Senatore Palermo ha posto l’attenzione sull’uso del termine “zingari” contenuto nei moduli informativi dell’Arma dei Carabinieri, segnalandolo al presidente della Commissione Diritti Umani del senato Luigi Manconi. A seguito di questa segnalazione sono arrivate rassicurazioni da parte delle massime autorità di Carabinieri e Polizia riguardo la rimozione del termine dalla modulistica ufficiale.
Al Senatore Palermo va il nostro sincero ringraziamento.
30 luglio 2013
Piano Nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza
Il 30 luglio 2013 la Ministra Kyenge ha aperto i lavori per la stesura del piano nazionale per contrastare il razzismo e la xenofobia. Al tavolo di lavoro è stato invitato anche Radames Gabrielli, presidente di Nevo Drom, in rappresentanza della Federazione Rom e Sinti Insieme. Di seguito il documento di presentazione dei lavori.
PER UN PIANO NAZIONALE D’AZIONE
CONTRO IL RAZZISMO, LA XENOFOBIA E L’INTOLLERANZA
Roma, 30 luglio 2013
Perché un Piano
Il Piano rappresenta il primo esempio a livello nazionale di una risposta dinamica e coordinata delle istituzioni e della società civile alla recrudescenza del fenomeno razzista alla quale stiamo assistendo non solo nel nostro Paese ma in tutto il contesto europeo.
Si tratta di un lavoro che richiede nelle prossime settimane la necessaria collaborazione e condivisione, non solo delle associazioni di settore, ma anche delle istituzioni, centrali e territoriali, a vario titolo coinvolte, al fine di pervenire a una strategia che possa essere di supporto alle politiche nazionali e locali in materia di prevenzione e contrasto del razzismo, della xenofobia e dell’intolleranza, con l’obiettivo finale di valorizzare una società multietnica e multiculturale, aperta e democratica.
Il contesto del Piano
Come previsto dal D. lgs 215/2003 e dall’art. 43 dell’ex Legge 40/1998, il Piano si propone di offrire una definizione chiara ed unitaria di cosa si debba intendere per contrasto al razzismo, alla xenofobia e all’intolleranza. Per questo motivo, è immediatamente esplicitato che il Piano d’azione riguarda le discriminazioni basate sulla razza, sul colore, sull’ascendenza, sull’origine nazionale o etnica, sulle convinzioni e le pratiche religiose. Naturalmente il Piano tiene conto e appresta ulteriori strumenti in ragione del diverso impatto che le stesse forme di discriminazione possono avere su donne e uomini, in un’ottica di genere, nonché dell’esistenza di forme di razzismo a carattere culturale.
La struttura del Piano: gli Assi
Sulla base delle intese fra il Ministro per l’integrazione ed il Viceministro del lavoro e delle politiche sociali con delega alle pari opportunità, lo schema di Piano è stato predisposto dall’UNAR secondo un approccio integrato e multidisciplinare.
Per l’individuazione degli Assi prioritari, si è tenuto conto non solo dei dati statistici sui casi di discriminazione rilevati dal contact center dell’Unar, tramite il numero verde 800.90.10.10 e il sito web http://www.unar.it ma anche dei principali ambiti di intervento individuati dall’Unione europea per il contrasto e la rimozione delle discriminazioni. In tale individuazione, grande rilievo hanno avuto, infine, i risultati raggiunti dall’Ufficio nella rimozione della discriminazione, prendendo spunto dalle numerose raccomandazioni emanate o dalle best practice individuate e messe a sistema.
Al Gruppo Nazionale di Lavoro, pertanto, verranno proposti i seguenti Assi prioritari, di azione per i quali occorrerà individuare misure ed azioni positive da mettere subito in campo: Occupazione, Alloggio, Istruzione, Mass Media e Sport, Sicurezza.
Ciascun asse sarà declinato per ambiti strategici, obiettivi operativi e misure positive concretamente attuabili a legislazione vigente.
L’elemento innovativo offerto dal Piano risiede nella sua multisettorialità, vale a dire nell’ampliamento del target dei destinatari. Il Piano, infatti, non riguarderà, solo i cittadini stranieri che vivono in Italia, ma anche i cittadini italiani di origine straniera, tra i quali le seconde e terze generazioni, con un focus specifico sulle seconde generazioni che hanno acquisito la cittadinanza italiana dopo i 18 anni.
Un approfondimento, inoltre, sarà dedicato alla discriminazione basata sul colore della pelle. Diverse ricerche hanno evidenziato, infatti, come il colore della pelle sia uno specifico elemento di discriminazione, in particolare nelle scuole o nel mondo del lavoro. Nell’analisi statistica saranno analizzate tali ricerche e approfondito il tema della specifica discriminazione basata sul colore della pelle.
Si terrà conto anche dei minori stranieri presenti in Italia, e, come dimensione evolutiva, anche dei dati relativi alle nascite e alla presenza nelle scuole negli ultimi 3/5 anni.
Il Piano riguarderà, infine, anche le persone appartenenti alle minoranze religiose ed etnico-linguistiche.
Quale Governance del Piano
La definizione e l’attuazione del Piano richiede un sistema di governance multilivello, che coinvolga tutti gli attori a vario titolo interessati alle politiche in materia di prevenzione e contrasto della discriminazione per motivi razziali ed etnici. Si tratta, quindi, di un modello articolato e integrato che prevede l’azione sinergica delle istituzioni, centrali e locali, della società civile, delle parti sociali e di tante associazioni coinvolte.
Tra gli attori maggiormente coinvolti vi è il Gruppo Nazione di Lavoro delle associazioni di settore che svolgerà un ruolo essenziale nell’elaborazione e condivisione del Piano. Il GNL è costituito ad oggi da 85 associazioni.
I dati del Contact center – UNAR
Dall’analisi dei dati rilevati dal Contact center si evidenzia che nel corso del 2012 sono stati segnalati in totale 1.283 casi di discriminazione pertinenti per le diverse forme di discriminazione (disabilità, età, etnia/razza, genere, orientamento sessuale, religione). Rispetto al 2011 si è registrato un incremento del 61%: ciò non vuol dire solo che il fenomeno della discriminazione in generale è in crescita nel nostro Paese, ma anche che, grazie alla campagne di sensibilizzazione e comunicazione, si sta sviluppando una maggiore attitudine al reporting e alla denuncia, anche da parte di testimoni, che ne favorisce la emersione.
Nel 2012, l’UNAR ha registrato specificamente 659 casi di discriminazione per motivi etnico/razziali, pari al 51,4% del totale dei casi di discriminazione trattati nell’anno.
Il 40,9% delle segnalazioni sono state effettuate dalle vittime che hanno subito la discriminazione e il 35,7% da parte dei testimoni della situazione discriminatoria .
Nel complesso, nel corso del 2012, quindi, si è registrato una maggiore propensione all’emersione dei casi di discriminazione sia da parte delle vittime (nel 2011 era il 30%,) che dei testimoni (nel 2011 era il 21%).
12/13/14 Giugno
Sinti e Rom: Arte e Diritti
Sinti e Rom ARTE E DIRITTI eventi culturali e dibattito politico BOLZANO, L ’associazione di promozione sociale Nevo Drom organizza per le giornate del 12, 13 e 14 giugno una manifestazione dal titolo “Sinti e Rom: Arte e Diritti” che include eventi di sensibilizzazione culturale e un dibattito politico sulle minoranze di Sinti e Rom in Italia e in Alto Adige in particolare. Gli eventi si realizzeranno durante tre giorni, due giorni di eventi culturali e un dibattito politico. La peculiarità di questi appuntamenti sta nella partecipazione e nel coinvolgimento attivo di Sinti e Rom, per una volta protagonisti come artisti, cineasti e attivisti politici, non solo come “oggetto di studio” o come “problema sociale” da analizzare. Nei primi due giorni, il 12 e il 13 giugno, la popolazione di Bolzano, ma non solo, tramite gli appuntamenti culturali potrà incontrare artisti Sinti e Rom che raccontano le vite di Sinti e Rom. L’iniziativa inizierà il 12 giugno con la proiezione di due pellicole del regista rom francese Tony Gatlif, L’Uomo Perfetto e Gadjo Dilo, due spaccati della vita dei rom dell’Est. Il 13 giungo la manifestazione proseguirà con uno spettacolo teatrale e la presentazione di un libro, entrambi con l’attrice rom Dijana Pavlovic. Il libro presentato racconterà la vita di un sinto germanico ai tempi del Porrajmos, il genocidio dei rom e sinti all’epoca del nazismo. Lo spettacolo teatrale invece racconterà le vite singolari di tre donne, una sinta, una rom e una jenische (un gruppo di sinti della Svizzera). Infine il momento del dibattito politico. La tavola rotonda si svolgerà il 14 giugno e vedrà come partecipanti alla discussione le personalità politiche di maggior spicco per la nostra provincia, rappresentanti del privato sociale e attivisti politici locali Sinti e Rom, quali Mirko Gabrielli, Luigi Herzembegr, Otello Barbieri e Radames Gabrielli, presidente dell’associazione Nevo Drom che organizza l’evento. Interverranno il senatore Francesco Palermo, la deputata Luisa Gnecchi* , gli assessori provinciali Roberto Bizzo e Richard Theiner*, gli assessori comunali Mauro Randi* e Maria Chiara Pasquali, il direttore della Ripartizione Famiglia e politiche sociali della Provincia Luca Critelli, il direttore della Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone Heiner Schweigkofler, il presidente della Fondazione Valdiseren, Oskar Unterfrauner. Porteranno il loro saluto il vice presidente della Giunta Provinciale Cristian Tommasini e il sindaco di Bolzano, Luigi Spagnolli. Ospite “esterno” sarà Pietro Vulpiani dell’Unar, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Ministero delle Pari Opportunità. Questo, come tutti gli eventi organizzati dall’associazione negli anni passati, ha come obiettivo ultimo quello di avvicinare culture diverse e abbattere atteggiamenti di razzismo e xenofobia.
12 giugno 2013 CINEMA Ore 18,30 – 21.00, Film club, Bolzano Proiezione di due film del regista Tony Gatlif, rom algerino naturalizzato francese. L’UOMO PERFETTO (Les princes) 1982 Gatlif ha anche composto le musiche del film. Il gitano Nara, dopo aver ripudiato la moglie Miranda perché dietro consiglio di una assistente sociale assumeva la pillola anticoncezionale, va a vivere con la figlioletta Zorka e la vecchia madre in un malsano appartamento situato in una periferia di una città francese.[1] Nara tira avanti con lavoretti di poco conto ma si considera ormai un integrato nella società francese. Contrariamente alla madre che invece è molto legata alle tradizioni dei nomadi. Zorka dal canto suo è la prima della classe nella scuola locale e sogna di poter intraprendere la carriera di veterinaria. La famiglia di zingari viene sfrattata dal suo appartamento da un gruppo di poliziotti molto aggressivi ed apertamente razzisti, armati di mitragliatrici. La vecchia madre di Nara, assetata di giustizia, si incammina allora a piedi in direzione della lontana città per veder di incontrare un avvocato che difende gli zingari e che in passato si era già occupato di loro. Nara e Zorka la seguono a poca distanza. Con loro si incammina anche la madre Miranda, mossa dall’amore per la figlia. Il viaggio è solo un pretesto utilizzato dal regista per mostrarci le disumane condizioni igienico-sanitarie in cui sono costretti a vivere gli zingari: i campi senza acqua, senza elettricità, senza riscaldamento ed i problemi della fame, dell’educazione dei figli, dell’analfabetismo degli adulti gitani. Nara durante il difficile viaggio è costretta a rubare del cibo per sopravvivere, nonostante questo atto sia contrario alle sue convinzioni. Deve inoltre lottare con dei turisti sciocchi e scontrarsi con una giornalista che insistendo per avere notizie sulla condizione dei gitani ferisce il Rom nella sua fierezza. La madre durante il viaggio muore sotto una pioggia torrenziale. È un duro colpo anche per la piccola Zorka che stava cercando di alfabetizzare la nonna. Dopo il tentativo fallito di inserirsi e di integrarsi, Nara riporta definitivamente sulla strada la sua famiglia a condurre una vita nomade, verso un destino incerto. GADJO DILO (Lo straniero pazzo), 1997. Stephan è un giovane musicofilo che arriva nella Valacchia rumena dei giorni nostri a cercare una cantante di cui conosce soltanto il nome e la voce incisa su un nastro. Col tramite di un anziano logorroico e scaltro viene
introdotto nella comunità rom di un villaggio a 60 km da Bucarest. Così Stephan si troverà ad essere il “diverso”, il Gadjo (non-rom) guardato con diffidenza dalla comunità rom, L’8° film di Gatlif è una storia di formazione. Al di là dell’indiscutibile interesse antropologico, è una lezione sulla tolleranza e la diversità (ciascuno di noi è Gadjo rispetto a qualcun altro).
13 giugno 2013 PRESENTAZIONE LIBRO Ore 18, luogo da definirsi, Bolzano Con Dijana Pavlovic BUTTATI GIÙ, ZINGARO (la storia di Johann Trollmann e Tull Harder)
Il libro racconta la vicenda di due eroi dello sport tedesco che si intreccia negli anni dei grandi e drammatici rivolgimenti della storia europea, nel secolo delle due guerre mondiali, delle rivoluzioni e degli stermini razziali. Uno è un pugile “zingaro”, l’altro un centravanti “ariano”: si incroceranno in un campo di concentramento dove il destino dell’uno è di porre fine al destino dell’altro.
TEATRO Ore 20.30, Sala Polifunzionale Europa, via del Ronco, Bolzano Spettacolo teatrale con l’attrice rom Dijana Pavlovic TRE DONNE. Barbara, Milka, Mariella: memorie della tragedia di un popolo. Una sinta, una rom e una jenische, tre donne. Tre immagini di un destino che ha colpito in modi, forme e pratiche diverse un intero popolo, vittima di un pregiudizio e di una persecuzione che durano da sempre. Tre storie che stanno dentro a una storia più grande, l’immane tragedia che ha segnato un intero secolo e un intero mondo: le persecuzioni su base razziale. Raccontando le sofferenze, il dolore, le lacrime, la rabbia di queste tre donne vogliamo raccontare la storia di un popolo e quella di un’intera umanità perduta nella propria ferocia e insieme la speranza di un riscatto, un’utopia che crediamo possibile perché la sua chiave sta in questo popolo, nella sua storia di discriminazione, esclusione, persecuzione. Lo spettacolo si articola in tre monologhi nei quali Barbara, Milka e Mariella raccontano se stesse e la loro vicenda, con i dolori, le ansie, lo stupore e il furore per un destino incomprensibile. Dijana Pavlovic dà loro la sua voce e la sua passione di donna e attrice rom con un sentimento di compassione e di rabbia che rendono lo spettacolo un’occasione di profonda partecipazione emotiva. Dijana Pavlovic Attrice di origine rom, nata in Serbia, vive a Milano dal 1999, laureata all’accademia di spettacolo di Belgrado, mediatrice culturale, vice presidente della Federazione Rom e Sinti insieme, promuove la cultura e letteratura Rom in Italia.
14 giugno 2013 TAVOLA ROTONDA Ore 14,00 Antico Municipio, Bolzano SINTI E ROM, TRA RICONOSCIMENTO E STRATEGIA
Moderatore, Carlo Berini, mediatore culturale Saluti
Radames Gabrielli Presidente Associazione Nevo Drom – Christian Tommasini, Vicepresidente della Provincia -Luigi Spagnolli, Sindaco di Bolzano
Il riconoscimento della status di minoranze storico linguistiche per sinti e rom
Senatore Francesco Palermo – Onorevole Maria Luisa Gnecchi
La strategia nazionale d’inclusione dei rom, sinti e camminanti
Pietro Vulpiani, Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Etniche Razziali ( UNAR)
COFFE BREAK
Il lavoro, prospettive e soluzioni a Bolzano
Luigi Herzemberg, Associazione Nevo Drom – Roberto Bizzo, Assessore al Lavoro e Innovazione della Provincia Autonoma – Oskar Unterfrauner, Presidente Fondazione Valdiseren
Le Politiche Sociali verso Sinti e Rom e la partecipazione nei processi decisionali
Otello Barbieri, Associazione Nevo Drom – Richard Theiner Assessore alla Famiglia, Sanità e Politiche sociali della Provincia Autonoma – Luca Critelli, Direttore della Ripartizione Famiglia e Politiche Sociali del Comune di Bolzano -Mauro Randi, Assessore alle Politiche Sociali – Heiner Schweigkofler, Direttore Caritas Diocesi Bolzano-Bressanone
Micro aree dalle leggi alla realizzazione
Mirco Gabrielli Associazione Nevo Drom Tn – Maria Chiara Pasquali Assessora all’Urbanistica del Comune di Bolzano
Conclusione
Presidente Associazione Nevo Drom Radames Gabrielli